L’altro giorno parlavo con un’amica single over 40 che mi raccontava di essersi iscritta a un “corso sul perineo”. Già le mie fantasie hanno cominciato ad accendersi immaginando master parauniversitari con tanto di attestato da appendere in salotto, sulle più entusiasmanti pratiche proposte da Pornhub, quando lei ha sapientemente sferrato il colpo di grazia dicendomi “e domani mi compro anche le palline cinesi”.
Ecco, il mio pornouniverso patinato in quel momento si è strappato in mille coriandoli e mi è crollato addosso, e le immagini di donnine allegre si sono trasformate in incubo geriatrico: stavo per scoppiare a piangere per la rassegnazione di ammettere che noi uomini non sappiamo quasi niente del corpo femminile. Per fortuna la comprensiva amica mi ha preparato un biberon caldo, cullato e spiegato la faccenda in parole semplici e rassicuranti, per calmare il mio pianto a dirotto.
Come si usano le palline vaginali
Ci sono appositi esercizi da fare, chiamati esercizi di Kegel, per una durata media di 10/30 minuti al giorno, basati sulla contrazione dei muscoli pelvici.
Ok ma quando ci si diverte?
Possono essere usate per autoerotismo, ma anche come invito al partner per inserirle e sfilarle. A quanto pare in origine, le donne cinesi o giapponesi usavano tenerne una anche durante i rapporti sessuali, per sentire qualcosa in più (e qui potrebbero venire incontro ai maschietti che non hanno esattamente una pannocchia nelle mutande).