L’uomo è l’unico animale capace di autosabotarsi e il sesso è la situazione dove con più frequenza e chiarezza si verifica questo fenomeno. Il caffè è un piacere, diceva la pubblicità, e a maggior ragione anche il sesso dovrebbe esserlo. Ma se non ci divertiamo, cosa lo facciamo a fare? Sembra facile a dirsi ma spesso non va esattamente così. A volte il sesso è popolato da mostri “lovecraftiani” che non hanno le sembianze di mummie, vampiri o spettri ma di peni piccoli, peni mosci, peni troppo rapidi. E tutta questa giostra di mostri ci circola attorno al cranio proprio mentre stiamo facendo sesso andando a rovinarci il nostro momento felice e rendendolo un drammatico incubo.
Perché questo avviene?
La causa che regola gran parte dei nostri problemi a letto è l’ansia. Non ci sentiamo sereni? Non riusciremo a fare sesso decentemente. Ovviamente se hai 20, 25, 30 al posto del pisello hai un capitello dorico che non sente e non vede, quindi rimane sempre in piedi. Dopo i 40 iniziamo a diventare un po’ più complicati, abbiamo bisogno di più coinvolgimento e meno rotture di scatole e quindi è più facile che si possano verificare delle problematiche.
Autostima
Sei stato sposato per 20 anni con Rosina e ora incontri questa donna che ai tuoi occhi inesperti sembra una pornostar. Immaginerai che sia stata con uomini di “grandi argomenti”, gente disinvolta che a letto conosceva la Mossa del Giaguaro e ti dici…cosa posso fare, come mi guarderà rispetto a loro? Quindi cominci a chiamare a te quell’ansia, che come un maleficio ti verrà a trovare.
Stress
Dopo i 40 abbiamo qualche pensiero in più, quindi maggiori problematiche economiche, familiari, psicologiche e tutto questo influisce tantissimo sul nostro comportamento a letto. Siamo sicuramente più fragili, accettarlo non è sempre facile ma conviene invece farlo, senza costruire castelli di ipotesi alternative pur di non affrontare la realtà. L’ideale sarebbe andare alla radice ed eliminare o ridurre le vere cause del nostro stress, ma quello è un lavoro ben più complicato.
Non c’è chimica
Magari con l’altra persona non è detto che ci sia quella che viene chiamata chimica. Può essere che tu avverta che lei non sia attratta da te, oppure magari sei tu a non essere attratto da lei e stai cercando involontariamente di darle la colpa di questa assenza. Fatto sta che il miracolo dell’amore non si concretizza a dovere e il bello è che non riesci neanche a comprenderlo, perché magari tu sei molto preso dall’altra persona ma il tuo corpo inspiegabilmente non è del tuo stesso parere (e sappi che lui non sa proprio mentire).
Cosa fare
Il tuo obiettivo deve essere quello di ridurre lo stato ansioso, e mi risponderai “esticazzi, lo sapevo da solo”. Facile da dire ma difficilissimo da fare, quindi provo a darti alcuni consigli utili per ehm…raddrizzare il rapporto.
Cambia aria
Se pensi che il tuo stato ansioso sia derivante dai tuoi problemi personali che arrivano a imprigionarti il cervello, evadi. Scegliete di andare in un’altra città, fatevi un weekend o una vacanza fuori e forse una volta libero dall’ambiente che ti opprime riuscirai a trovare un po’ più di respiro e a dimenticare per un attimo quello che ti rende così ansioso. Fino a che rimani a casa tua o nella tua città può bastare il rumore molesto dei vicini, qualcuno che ti citofona, la vista di qualcosa che ti angoscia a farti calare pienamente nei tuoi problemi.
Intervieni subito
Il mio consiglio è quello di non portare avanti il problema. Andate a letto la prima volta e non va bene, poi ci andate una seconda volta (dove tu già partirai carico di preconcetti nefasti di ripetere l’errore) e non va bene. A questo punto non sperare che con una maggiore confidenza, una maggiore intimità il problema verrà risolto. Lei comincerà a perdere interesse sessuale verso di te e anche a porsi alcune domande del tipo “forse non gli piaccio”. Tu aumenterai il tuo carico di disgrazie e ogni volta andare a letto sarà qualcosa da evitare. Provo a darti un consiglio malandrino: prova a prendere un pezzetto di Viagra. Ormai il medico lo prescrive come si prescrivesse l’aspirina, e non dico che tu ne debba avere per forza bisogno, ma che puoi usarlo come copertina di Linus per sentire di avere quei “superpoteri” che ti renderanno più forte al momento del dunque. E magari una volta che le cose saranno andate bene, lei ti avrà finalmente guardato con gli occhi dell’ammore e avrai riacquistato la tua autostima, potrai limitarlo a tenerlo semplicemente nel cassetto, come fosse un kit di primo soccorso. Diciamo che può servirti per dare il giusto imprinting a una storia che stava prendendo un brutto loop dal quale difficilmente sarebbe stato possibile risollevarsi.
Meglio prevenire
A 20 o 30 anni non dobbiamo troppo preoccuparci di come risponderà alla chiamata il nostro piccolo amico. Dopo i 40 iniziamo a essere un po’ più delicati: uno stile di vita non propriamente salutare, poco sport, si fuma, arriva il diabete, tante preoccupazioni rendono complicato quello che fino a poco tempo fa era semplice. Dato che prevenire è meglio che curare, meglio tenersi un po’ in forma, fare esercizio, una dieta efficace e allontanare gli stravizi per migliorare la tua circolazione sanguigna, compreso l’afflusso del sangue nelle parti basse.
Evita di parlarne sempre
Non ti servirà andare ad ammorbare anche lei in continuazione con le tue preoccupazioni. Primo perché è perfettamente già al corrente della tua problematica, secondo perché rischi di far diventare questa cosa il terzo incomodo, l’argomento ricorrente, l’ospite fantasma sempre appollaiato sul letto e pronto a ridere di te. Lei sa che c’è questa rogna e che tu stai lavorando per risolverla, quindi non occorre tornare sempre sull’argomento, neanche in maniera ironica o scherzosa. Allontana questo tema dalle vostre discussioni se vuoi che non sia sempre lì in mezzo a voi a materializzarsi.
Lick Lick Lick
Un altro consiglio di emergenza è: se si verifica un problema, lecca! Lei porterà a casa il risultato, starete sereni ed eviterete di rivestirvi di malumore trascorrendo la serata giocando a Burraco. Vai avanti, risolvilo in questo modo e la prossima volta tornerai più “studiato”. Anche se non sei un disinvolto praticante di questo sport ti assicuro che è sempre più richiesto e che è in grado di salvare un incontro che altrimenti sarebbe disastroso.
Conclusioni
Ovviamente i problemi ai quali ho accennato riguardano incontri occasionali o una storia sul nascere, perché una volta che la relazione si consolida, se hai seguito i consigli che ti ho appena dato, tutta quest’ansia se se andrà perché invece di confrontarti con l’estraneità inizi a dare e ricevere autostima e quindi tutto si dovrebbe normalizzare. Uso sempre il condizionale perché ogni coppia può avere problemi diversi o essere comunque incompatibile sotto questo aspetto, ma in linea di massima queste sono le regole alla base di ogni rapporto.