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zitelle il bello di vivere per contro proprio

Zitelle: il bello di vivere per conto proprio

Ottobre 13, 2016

All’ inizio la domanda su chi sposare è una specie di messinscena, è una bambina che tira fuori un costume da Biancaneve da una scatola di travestimenti e canticchia il testo di Il mio amore un dì verrà al suo pubblico immaginario di nani di peluche. La bellezza, ha intuito, è la sua forza e la sua arma, e uno sposo da favola la giusta ricompensa. Poi capisce che un vestito di poliestere infiammabile con sottovesti di tulle non fa di lei una vera principessa, e che la bellezza è negli occhi di chi guarda – in altre parole, scopre il suo valore di mercato.

libro vado a vivere da solo

kate bolickBasta leggere queste poche righe per comprendere la qualità di Zitelle – il bello di vivere per conto proprio, il libro di Kate Bolick che dopo aver spopolato in America è finalmente disponibile anche in Italia (Sonzogno).

Mentre in All single ladies di Rebecca Traister il nuovo potere delle donne single veniva analizzato sociologicamente, aiutando a fare luce su quella rivoluzione economico culturale che ha reso oggi le donne non sposate prima forza dell’elettorato statunitense, la Bolick traccia un racconto più intimo e personale della propria educazione sentimentale, e delle motivazioni che l’hanno sempre tenuta lontana dal matrimonio.

Zitella con orgoglio e per scelta quindi, e non più persona incompiuta come voleva la mentalità dei nostri genitori. Non se ne fa una questione femminista, nè una rivalsa verso il genere maschile, ma semplicemente si prende coscienza che il matrimonio non è l’asticella che può rendere felice o infelice la nostra vita.

Svincolandosi da questo “non traguardo”, che nell’educazione di una giovane donna ha ancora un ruolo totalmente centrale, si liberano energie e capacità individuali che rischiavano invece di appiattirsi su un modello imposto e preconfezionato. E, aggiungo io, anche noi uomini dovremmo ritenerci felici di relazionarci con persone piene, liberate, in grado di scegliere ogni giorno cosa e chi far entrare nella propria vita, invece che con persone influenzate da pressioni e modelli indotti.

Vedere il termine “zitella” (spinster, in inglese) come una dichiarazione di intenti, non una mancanza, anzi come suggerisce la Bolick stessa: come un talismano, un promemoria costante del fatto che siete in ottima compagnia: a dirla tutta, siete parte di una lunga e nobile tradizione di donne che vivono o hanno vissuto la vita a modo loro.


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