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principe azzurro

Un giorno il mio principe verrà?

Ottobre 25, 2019

Un giorno il mio principe verrà, ve lo ricordate il celebre motivo di Biancaneve? Ecco, c’è solo un problema di tempi perché probabilmente il principe è già “venuto”, solo che poi si è rivestito e dato alla fuga. Sento sempre più donne parlare in continuazione del Principe Azzurro, e più diventano signorine grandi e più amano intrattenersi con questa fantasia, nonostante i loro principi di azzurro posseggano solo il colore della pillola che tengono nel portafoglio.


uomo perfettoDi solito il ritornello è il seguente: cercasi Principe Azzurro, che sia fantasioso ma concreto, cerebrale ed emotivo, poetico e manovale, sportivo intellettuale, ragioniere menestrello, ardito prudente, preciso ma sciallo, viveur casalingo, generoso ma economo, innamorato ma non zerbino, mariuolo fedele, popolano colto, selvaggio delicato. Insomma, il solito meccanico che nei tempi morti legge Proust: niente di nuovo sul fronte della follia femminile.

Se una sola di queste ce qui nous arrive au gymnase irrinunciabili caratteristiche viene meno, il poveretto verrà catalogato immancabilmente come Peter Pan, Mammone, Narcisista, Sociopatico, Impenitente, Irrisolto, Otello, Omosessuale Latente, Mohicano, Umpa Lumpa, Gormita o Vulcaniano. Gli ultimi nomignoli li ho azzardati io, tanto non cambia niente dato che si viene immancabilmente messi nel girone degli Immaturi, immensa location inventata dalle donne che comprende qualsiasi uomo single sulla terra con cui siano state.

E dato che le donne (che evidentemente si immaginano tutte giovanissime, bellissime, raffinate, colte, intelligenti, abili massaie, cuoche sopraffine, sessualmente irresistibili, moralmente integerrime) difficilmente trovano tutte queste caratteristiche in un uomo solo, per la disperazione si lanciano in corsa alla ricerca dei peggiori soggetti sul mercato. Per poi tornare a piangere, dirsi che o Principe o Morte, schifare l’ennesimo pretendente, ritornare a piangere, rilanciarsi alla ricerca del caso umano, in un domino che non avrà mai fine [cit.]

Le conversazioni tra amiche over 35 sono di solito così: “Ok era piacente, amante della conversazione, mi trombava tutti i giorni, ricco di interessi, generoso ma cazzo…ha preparato la carbonara con la pancetta al posto del guanciale!” E le amiche atterrite, in coro: “Oddio ma davvero? Mollalo, tesora meriti di più, non sarai mai felice con una persona del genere!”.

tela di penelope

A questo punto ho lanciato una provocazione nel mio gruppo Facebook per single, ovvero: lo conosci, ti piace molto, ma devi sottostare all’unica rigida condizione di sposarlo entro un anno. Che fai? Ho visto scappare via come lepri con la scabbia quelle stesse single che per tutto l’anno riempiono Facebook di frasette inneggianti al grande amore e al disprezzo verso gli “ominidi” dai quali raccontano di essere circondate.

Perché forse care amiche, il Principe Azzurro è come la tela di Penelope. Ha dei requisiti talmente alti da non poter essere mai trovato nella vita reale, e quindi la sua mancanza funge da alibi per passare la vita a maledire la razza maschile, inadeguata e immatura. Rassegnatevi quindi meravigliose creature: questo mondo non è ancora pronto per voi, ma un giorno il principe verrà. Semplicemente, quel giorno non sarà mai oggi.

libro vado a vivere da solo

COMMENTI 1
  • Ottobre 26, 2019 at 5:45 pm
    Katia

    Se si partisse dal presupposto che siamo solo persone, tutti, uomini e donne, smetteremmo di demonizzare o ridicolizzare l’altro sesso. Ci preoccuperemmo solo di sforzarci noi di diventare persone migliori, anche accettando i nostri limiti e quelli degli altri.

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