Cavolo, i numeri sono impressionanti, anche paragonandoli a statistiche di pochi anni fa. Se nel 2001 a Roma i single erano il 28% e Milano il 32%, oggi queste cifre sono quasi raddoppiate. E questo in fondo mi piace, perchè se tutti i single metropolitani dovessero leggere questo blog avrei più lettori di Repubblica.
Milano è la città dei single
Roma continua a essere la città dei single come numero complessivo (655 mila, ovvero il 47,5% delle famiglie è composto da una persona sola) ma Milano la batte di brutto sulle percentuali dato che nel capoluogo lombardo si arriva al 52,8%, un vero e proprio primato. Tra un ape e l’altro quindi, le possibilità di incontri per un sano sesso promiscuo sono tutt’altro che remote e questo non può che renderci lieti.
Le donne single sono di più (yuppiieee)
Gli altri dati interessanti sono che le donne single battono gli uomini, sempre numericamente, e che la maggior parte dei cuori solitari si gingilla cercando amore sui social network e tramite le app per rimorchiare, ma questo lo supponevamo già.
Questo aumento della popolazione singolosa (siamo “il piccolo popolo”, come gli Hobbit) è giustificato in parte dall’innalzamento dell’età del matrimonio, che oggi mediamente arriva (se arriva) largamente dopo i 30 anni, e come sappiamo bene, dal crollo esponenziale delle coppie sposate che vediamo cadere come bersagli sotto il tiro di un cecchino impazzito.
Certo, chi come me non abita in una di queste grandi città non percepisce tutto questo movimento, dato che su Tinder o Lovoo trovo sempre le stesse facce di minchia, ma il trend si estende pian piano anche alle cittadine medio piccole: il nostro momento si avvicina!
