Ma quando si torna single è meglio acquistare casa o andare in affitto? Ecco la mia esperienza e le mie considerazioni a distanza ormai di anni.
Allora, nella mia esperienza il tornare single è coinciso con l’acquistare una casa. Diciamo che in quel momento la mia testa aveva raggiunto un vero e proprio burnout e tutta l’energia, tutta la paura, tutta la confusione e lo smarrimento di quel momento, invece di assorbirlo totalmente su di me l’ho direzionato verso questa mitizzazione dell’acquisto e ristrutturazione di una casa.
Quindi mi sono detto: ora posso fare questa cosa e non devo aspettare, perché tra due o tre anni non sarò più economicamente in grado di fare neanche questo, quindi ho attuato una scelta dettata dall’urgenza. E come tutte le scelte dettate dall’urgenza, a volte forzano la nostra pigrizia e i nostri tempi un po’ lenti, a volte possono rivelarsi non le migliori scelte possibili.
Una casa per ricominciare
Una casa che diventasse un po’ un centro, un nido, un simbolo attrattivo di tutto questo. Non è andata esattamente così per vari motivi, però di sicuro è stata lei il mio pensiero principale per tutto il periodo iniziale, quindi dopo qualche anno ti posso dire che (avendo la possibilità) probabilmente è meglio aspettare un po’ prima di fare una scelta di questo tipo, che poi ti diventa anche molto vincolante.
Col senno di poi io ti dico aspetta, perché tutto cambia. All’inizio ti sembra sufficiente già poter dire “ho un letto, ho una stanza dove mangiare, tutto è perfetto”. Sei in una situazione quasi di guerra quindi non ti poni in quel momento tanti altri problemi. Dopo, quando le cose si stabilizzano, vedi le cose in una maniera diversa: ad esempio avrei cercato una casa un po’ più grande, più tranquilla, con più spazi, magari anche esterni.
Cerca una casa silenziosa
Quindi vuol dire che sentirai tutto quello che accade fuori e questo può diventare fonte di diverse nevrosi, tant’è che rischi di vivere in simbiosi con chi ti abita vicino perché conosci tutti i loro rumori e questa cosa ogni tanto ti può anche destabilizzare.
Cerca la privacy
Se puoi cerca un posto dove puoi evitare di essere controllato in ogni momento, senza ballatoio in comune, senza cortiletto di ingresso con affaccio di mille finestre: in fondo un po’ di privacy non fa mai male in qualunque fase della vita e stai sicuro che ai vicini piace un mondo osservare quello che fai.
Cerca aria e luce
Magari ti dici “ma io a casa non ci starò mai, che mi frega della luce, ci sarò solo la domenica o quando è buio” e invece magari (vedi pandemia, vedi smart working) le cose potrebbero non andare in questo modo quindi assicurati comunque che sia un posto confortevole a qualunque ora, vicino ai servizi, vicino ai divertimenti.
Non isolarti
Rischi dopo un po’ di chiuderti totalmente quindi cerca di annullare, o meglio di ridurre, la possibilità che questo avvenga. Stare in un posto che ti stimola a uscire anche solo per andare a fare la spesuccia ogni giorno invece che una volta la settimana con la macchina è una buona cosa, non ti intrappolare. Questo è il consiglio più importante che posso darti: non intrappolarti da solo.
Se puoi, non avere fretta
Secondo me l’ideale sarebbe riuscire a passare in affitto almeno il primo anno, per valutare un po’ la situazione e per lasciare che i lividi inizino a ridursi. Per capire quale sarà il tuo stile di vita, vedere come ti trovi, capire anche meglio la città e quali sono le zone che ti piacciono. Non ti far prendere dalla frenesia di dover subito creare un nuovo progetto per sostituire il progetto di vita che avevi prima, anche se capisco benissimo il tuo stato mentale.
Te lo sto dicendo in base alla mia esperienza, poi se non ti trovi bene, anche se hai acquistato una casa la puoi sempre vendere. So che è difficile perché c’è dietro un valore simbolico molto importante, sembra che la casa stessa simboleggi una fase della tua vita, una scelta che hai fatto e dire “ho sbagliato” sembra voler dire ho sbagliato a fare tutto quello che ho fatto, però queste sono costruzioni mentali.
Tutto può cambiare
La casa bella, la casa che simboleggia tutto sarà la casa dove starai bene quindi se ti trovi bene rimani, altrimenti contatta un’agenzia e mettila in vendita. Se hai la possibilità di trovare altro evita troppe sovrastrutture mentali: il senso da capire è che la vita cambia e le tue esigenze cambiano.
Stare in un bilocale bohemien ti può piacere per un periodo, così come ti può andar bene tutta la vita. Potresti sentire l’esigenza di uno spazio più grande, potresti non essere più solo, potresti avere qualcuno che gira per casa ed è difficile vivere a lungo in una casa molto piccola.
Oppure potresti maturare senza bisogno di nessuno questa voglia di qualcosa di diverso, magari con un giardino, con un bel balcone soleggiato, un attico. Ripeto le nostre esigenze cambiano e non sono sempre uguali: non cristallizzare la scelta che hai fatto in un preciso momento pensando che debba essere per forza valida per sempre. In questo momento hai avuto il massimo che potevi trovare ma ricorda che la vita cambia a qualsiasi età. Mettiti in discussione e vedi se il caso di iniziare ad aprire gli occhi per cercare qualcosa che assomiglia al nuovo te al te che sarai diventato nel frattempo.
Quando sei tornato a vivere da solo avevi delle esigenze ben specifiche, un ideale di vita di un certo tipo, ma dopo un po’ la nostra evoluzione continua. Può darsi che senti di aver cambiato il tuo modo di pensare e in questo caso non aver paura di rimetterti un’altra volta in gioco perché forse è proprio quello il senso della nostra vita, questa continua ricerca tipo Ulisse. Evidentemente se non abbiamo fatto una scelta di stabilità forse questo è quello che ci mantiene vivi e che ci spinge a vedere sempre cosa ci sarà dopo, cosa ci sarà dopo, cosa ci sarà dopo.
Foto cover: Filippo Bamberghi