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Single: meglio comprare casa o in affitto?

Dicembre 7, 2022

Ma quando si torna single è meglio acquistare casa o andare in affitto? Ecco la mia esperienza e le mie considerazioni a distanza ormai di anni.

libro vado a vivere da solo

Allora, nella mia esperienza il tornare single è coinciso con l’acquistare una casa. Diciamo che in quel momento la mia testa aveva raggiunto un vero e proprio burnout e tutta l’energia, tutta la paura, tutta la confusione e lo smarrimento di quel momento, invece di assorbirlo totalmente su di me l’ho direzionato verso questa mitizzazione dell’acquisto e ristrutturazione di una casa.

casa piccola singleDiciamo che è stata anche una scelta per certi versi logica: in quel momento io sapevo di avere a disposizione le finanze per poter acquistare una minuscola casetta e sapevo anche che sarei andato incontro a un periodo molto incerto (città nuova, senza un lavoro, senza nessuno) e non avrei mai potuto avere un mutuo.

Quindi mi sono detto: ora posso fare questa cosa e non devo aspettare, perché tra due o tre anni non sarò più economicamente in grado di fare neanche questo, quindi ho attuato una scelta dettata dall’urgenza. E come tutte le scelte dettate dall’urgenza, a volte forzano la nostra pigrizia e i nostri tempi un po’ lenti, a volte possono rivelarsi non le migliori scelte possibili.

Una casa per ricominciare

castelloQuesta casa inizialmente è stata quasi il simbolo della mia Rinascita, ci ho messo tutta la mia energia entrando in contatto con problemi e tematiche di cui non avevo la minima idea, soprattutto per la quanto riguarda la ristrutturazione. Nei miei sogni questa casetta doveva diventare la casa fatta su misura per me, un po’ il mio piccolo castello nel quale avrei dovuto non solo ricominciare la mia vita ma anche magari rinsaldare dei vecchi legami familiari indeboliti.

Una casa che diventasse un po’ un centro, un nido, un simbolo attrattivo di tutto questo. Non è andata esattamente così per vari motivi, però di sicuro è stata lei il mio pensiero principale per tutto il periodo iniziale, quindi dopo qualche anno ti posso dire che (avendo la possibilità) probabilmente è meglio aspettare un po’ prima di fare una scelta di questo tipo, che poi ti diventa anche molto vincolante.

tre cuori in affittoPerché in quel momento particolarissimo, cioè quando torni single, cambia tutto. Sei in una fase della tua vita che non rimarrà costante, sei in un attimo di disorientamento dove tutti i tuoi valori cambiano. Quindi a me interessava creare una casa bohemien, forse l’abitazione di un wanna be trentenne, perché nel tornare single c’è anche un po’ di questa ricerca dell’elisir di giovinezza.

Col senno di poi io ti dico aspetta, perché tutto cambia. All’inizio ti sembra sufficiente già poter dire “ho un letto, ho una stanza dove mangiare, tutto è perfetto”. Sei in una situazione quasi di guerra quindi non ti poni in quel momento tanti altri problemi. Dopo, quando le cose si stabilizzano, vedi le cose in una maniera diversa: ad esempio avrei cercato una casa un po’ più grande, più tranquilla, con più spazi, magari anche esterni.

Cerca una casa silenziosa

casa silenziosaTieni conto che sarai solo, quindi generalmente non produrrai rumore, non chiacchiererai con qualcuno tutti i giorni. La televisione ad esempio io la tengo sempre spenta a meno che non stia guardando un film, e lo stesso vale per la musica.

Quindi vuol dire che sentirai tutto quello che accade fuori e questo può diventare fonte di diverse nevrosi, tant’è che rischi di vivere in simbiosi con chi ti abita vicino perché conosci tutti i loro rumori e questa cosa ogni tanto ti può anche destabilizzare.

Cerca la privacy

privacyPer il primo periodo, ma magari anche per tutti gli altri, tieni conto che tu vorrai libertà. Non sei una famiglia con figli e le tue situazioni potranno essere mutevoli, quindi non vuoi che tutti sappiano i cavoli tuoi.

Se puoi cerca un posto dove puoi evitare di essere controllato in ogni momento, senza ballatoio in comune, senza cortiletto di ingresso con affaccio di mille finestre: in fondo un po’ di privacy non fa mai male in qualunque fase della vita e stai sicuro che ai vicini piace un mondo osservare quello che fai.

Cerca aria e luce

casa luminosaQuesti due elementi sono la base per tutte le case, ma quando tocca acquistare casa velocemente e fare dei compromessi di budget qualcosa devi sacrificare.

Magari ti dici “ma io a casa non ci starò mai, che mi frega della luce, ci sarò solo la domenica o quando è buio” e invece magari (vedi pandemia, vedi smart working) le cose potrebbero non andare in questo modo quindi assicurati comunque che sia un posto confortevole a qualunque ora, vicino ai servizi, vicino ai divertimenti.

Non isolarti

quartiere dormitorioNon ti andare a ficcare nel quartiere dormitorio residenziale in Culonia, dove quando perdi la tua spinta di fare nuove conoscenze rischi di rimanere intrappolato, dove vai solo al centro commerciale e ritorno. Cerca un quartiere che sia il più possibile comunque vivo e che ti permetta anche uscendo a piedi di fare un incontro, di andare in un negozio o guardare delle vetrine, mangiare qualcosa, perché il grande pericolo che si corre quando si va a vivere da soli specie da grandi è l’isolamento.

Rischi dopo un po’ di chiuderti totalmente quindi cerca di annullare, o meglio di ridurre, la possibilità che questo avvenga. Stare in un posto che ti stimola a uscire anche solo per andare a fare la spesuccia ogni giorno invece che una volta la settimana con la macchina è una buona cosa, non ti intrappolare. Questo è il consiglio più importante che posso darti: non intrappolarti da solo.

Se puoi, non avere fretta

Secondo me l’ideale sarebbe riuscire a passare in affitto almeno il primo anno, per valutare un po’ la situazione e per lasciare che i lividi inizino a ridursi. Per capire quale sarà il tuo stile di vita, vedere come ti trovi, capire anche meglio la città e quali sono le zone che ti piacciono. Non ti far prendere dalla frenesia di dover subito creare un nuovo progetto per sostituire il progetto di vita che avevi prima, anche se capisco benissimo il tuo stato mentale.

Te lo sto dicendo in base alla mia esperienza,  poi se non ti trovi bene, anche se hai acquistato una casa la puoi sempre vendere. So che è difficile perché c’è dietro un valore simbolico molto importante, sembra che la casa stessa simboleggi una fase della tua vita, una scelta che hai fatto e dire “ho sbagliato” sembra voler dire ho sbagliato a fare tutto quello che ho fatto, però queste sono costruzioni mentali.

Tutto può cambiare

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La casa bella, la casa che simboleggia tutto sarà la casa dove starai bene quindi se ti trovi bene rimani, altrimenti contatta un’agenzia e mettila in vendita. Se hai la possibilità di trovare altro evita troppe sovrastrutture mentali: il senso da capire è che la vita cambia e le tue esigenze cambiano.

Stare in un bilocale bohemien ti può piacere per un periodo, così come ti può andar bene tutta la vita. Potresti sentire l’esigenza di uno spazio più grande, potresti non essere più solo, potresti avere qualcuno che gira per casa ed è difficile vivere a lungo in una casa molto piccola.

Oppure potresti maturare senza bisogno di nessuno questa voglia di qualcosa di diverso, magari con un giardino, con un bel balcone soleggiato, un attico. Ripeto le nostre esigenze cambiano e non sono sempre uguali: non cristallizzare la scelta che hai fatto in un preciso momento pensando che debba essere per forza valida per sempre. In questo momento hai avuto il massimo che potevi trovare ma ricorda che la vita cambia a qualsiasi età. Mettiti in discussione e vedi se il caso di iniziare ad aprire gli occhi per cercare qualcosa che assomiglia al nuovo te al te che sarai diventato nel frattempo.

Quando sei tornato a vivere da solo avevi delle esigenze ben specifiche, un ideale di vita di un certo tipo, ma dopo un po’ la nostra evoluzione continua. Può darsi che senti di aver cambiato il tuo modo di pensare e in questo caso non aver paura di rimetterti un’altra volta in gioco perché forse è proprio quello il senso della nostra vita, questa continua ricerca tipo Ulisse. Evidentemente se non abbiamo fatto una scelta di stabilità forse questo è quello che ci mantiene vivi e che ci spinge a vedere sempre cosa ci sarà dopo, cosa ci sarà dopo, cosa ci sarà dopo.

Foto cover: Filippo Bamberghi

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