Come tutti voi single, anche io ho passato gli ultimi mesi in quarantena forzata causa lockdown, e ora mi trovo nella tanto agognata Fase Due di questa emergenza, dove alcune limitazioni sono venute meno e abbiamo la possibilità di uscire, evadere da casa, incontrare i tanto vituperati congiunti e in parole povere, ripartire. Tutto questo ostentato ripartire, ripartire, ripartire ma…esattamente: ndo’ cazzo dovemo annà, alla fine? Il problema è che francamente, non lo so.
Ho vissuto relativamente bene tutta la prima parte di questa quarantena, proprio perché da anni abituato a vivere da solo. Ho usato quel tempo per lavorare di più, rimpinguare le magrissime finanze, esprimere la mia creatività, e di sicuro non mi sono annoiato. Mentre il mondo fuori implodeva e sclerava di brutto, mi sono sentito una sorta di piccolo veterano con le stellette, e questo mi ha consentito di vivere il periodo in modo positivo, forte, solido.
E’ arrivata la semilibertà, e ora?
Poi, con l’arrivo della Fase Due, e quindi con la possibilità di poter finalmente concretizzare (sebbene con tantissime limitazioni) tutta questa bella consapevolezza epicurea, qualcosa è cambiato. La solitudine estrema mi ha reso un po’ simile al Marchese del Grillo, e questo mi indica che i miei orizzonti (magari funzionali al vivere meglio la fase di isolamento) erano sbagliati. Non dico che dopo tanta voglia mi si sia intirizzito il ghiacciolino, ma solo che ho fatto qualche riflessione ulteriore.
Ho capito che quello che mi si è bloccato in questo periodo, non è tanto il funzionamento del Sacro Augello, ma un meccanismo più profondo legato al desiderare, argomento del quale ho parlato tanto nel tempo. Ma davvero la mia più grande aspirazione, dopo 40, 50 giorni (ho perso il conto) di reclusione totale, è quella di incontrare la prima “svuotatasche” su Meetic per ballare un tuca tuca dal sapore nuovo? Se la mia dimensione del desiderio è questa, beh allora vuol dire che mi sono impoverito parecchio in questi mesi.
Un poco màs
Tanto, per mangiare mangio, per lavorare lavoro, i miei hobby ce li ho, che cosa mi manca in fondo? Quello che manca oggi è, ripeto, il desiderare una nuova vita. Coltivare nuovi difficili sogni, mettersi in moto per un progetto a lungo termine. Uscire dalla devastante comfort zone (che grazie a Dio non è stata una scomfort zone come è accaduto per altri) che ha saputo coccolarmi nel suo tiepido e familiare ventre per questi mesi. Ma che ora devo ritrovare la voglia di bucare come un palloncino, se no questo utero rischia di diventare un polmone d’acciaio.
Quindi, ormai alla Fase Due ci siamo arrivati, ma non può bastare. Questo lungo viaggio introspettivo che tutti abbiamo fatto, deve insegnarci qualcosa di più. Se non lo usiamo per iniziare a credere in una personalissima Fase Tre (e non parlo né di decreti, né di autocertificazioni) non sarà servito a niente. Calma, non sto dicendo che da oggi dobbiamo cercare una Pia Volontaria per fare le pubblicazioni di matrimonio entro l’anno, sto dicendo che questo periodo di assenza di tutto deve spingerci più che mai a voler riempire questa vita di cose belle, piene, importanti, di valore, qualunque esse siano. E magari in grado di non sparire col primo stupido lockdown che si metterà tra le balle. Sono cose che vi ho detto (e mi sono detto) tante volte, ma in questo momento è inevitabile sentirle in modo ancora più amplificato.
Vediamo questo periodo come il Racconto di Natale di Dickens (qui trovi il riassunto): in questa nottataccia abbiamo avuto occasione di incontrare in sogno i fantasmi del Natale, e ora dobbiamo capire se dargli ascolto davvero o rimetterci a dormire.
Beh… il modo migliore è…..sigh…bisogna ammetterlo: una donna (ma una sola!)
Mi resta un dubbio però: pensi che tornerai mai a convivere? O preferirai PER SEMPRE una fidanzata tanto dolce e amorevole ma che ,altrettanto amorevolmente, se ne resta a casa sua?
allora, sull’avere più donne contemporaneamente ti dico che non è quello che davvero mi interessa, perché (almeno per come sono fatto io) di due o tre insieme, non ne fai mezza, nel senso che in sostanza non hai nessun rapporto di totale fiducia e dedizione. E credo proprio che tornerei a convivere, ma solo se è tutto davvero al posto giusto
Sei pazzo 😀
Cerca almeno di tenere tutti i beni il più separati possibile.
E buona fortuna.
Intanto devi anche trovarla.