Quante volte abbiamo passato buone mezz’ore a strisciare a sinistra e a destra profili su Tinder in cerca di una scintilla, un’ispirazione, un richiamo, un volto simpatico? In realtà (se escludiamo le cercatrici seriali di un buon partito) cercavamo solo il miglior partner per l’accoppiamento, quella maledetta alchimia che ci fa scegliere un volto anziché un altro.
Questo perché contrariamente a quanto possiamo immaginare, le scimmione non sono così easy in fatto di accoppiamento e spesso rifiutano il partner, mentre scegliendolo in questo modo e prendendo piano piano confidenza con la sua immagine attraverso una relazione virtuale (oh my God) aumentano le probabilità che al momento dell’appuntamento scatti la chupa dance.
E’ vero che su Meetic o sugli altri siti di incontri non mancano esemplari degni di un parco tematico per scimmie, ma è sempre una bella botta di realtà vedere messi a nudo questi meccanismi, che da una parte mandano in cantina il nostro idealizzato romanticismo, ma dall’altra ci aiutano a capire che dentro di noi la scimmia nuda balla, per dirla con le parole di Francesco Gabbani.
Nel nostro “schermouniverso” patinato fatto di selfie sul letto, boccucce a cuoricino, tartarughe che spuntano dai boxer scesi, siamo tutte e tutti un po’ Samboja. Semplicemente un po’ meno esigenti.
Cantiamo a squarciagola allora! La scimmia nuda balla, Occidentali’s Karma, piovono gocce di Chanel su corpi asettici, mettiti in salvo dall’odore dei tuoi simili…