Hai fatto caso che negli anni 60, 70, 80 erano tutti pieni di capelli? Un’orgia di tagli mullet, cotonati, afro, da vichingo. Boccolosi come Luigi XVI o lisci come Gesù Cristo. Da qualche decennio invece due maschi adulti su tre sono pelati! Tanto che siamo costretti a farci crescere la barba per far capire qual è il lato anteriore. Che siamo la prova vivente che il terrapiattismo non esiste. Che Sferaebbasta non è il nome di un cantante ma un grido di guerra. Che Undi di Stranger Things vive e lotta insieme a noi.
Eppure nessuno ha mai indagato su quello che io ritengo essere il più grande mistero degli ultimi tempi: dove sono finiti i capelli? Nessuno se lo chiede e ogni giorno milioni di bulbi piliferi vengono strappati via ai loro cari nel silenzio generale.
Ma i pelati sono davvero sexy?
La loro stessa esistenza ci illumina e allontana paragoni meno lusinghieri: il Dottor Male di Austin Powers, lo Zio Fester, Magalli e altri inquietanti testimonial di noi Figli di un Barbiere Minore. Abbiamo imparato a coltivare barbe da hipster, barbette di tre giorni, baffi da pittori surrealisti e pizzetti, pur di ravvivare un’esistenza pelosamente vuota.
Mio capello è figlio unico
Per fortuna abbiamo più o meno fatto tutti la scelta radicale di raderci a zero, eliminando le vere aberrazioni del secolo scorso quali il riporto, la fronte stempiata coi capelli lunghi dietro, il parrucchino posticcio, il look ad anello da frate francescano.
Le donne pur di non farci tornare a quelle sinistre abitudini ormai hanno imparato ad accettare di buon grado la pelata e sembrano non lamentarsene troppo. Del resto quelle astute calcolatrici sanno che un pelato non occupa il bagno per curarsi i capelli, non riempie le mensole di gel e prodotti vari, non consuma corrente con il phon e non rompe i coglioni a chiedere “come sto”?
Valorizziamo il nostro look
Al limite cerchiamo di fare il possibile con quello che abbiamo e valorizziamo il nostro look come possiamo rendendolo eccentrico con un paio di occhiali vivaci, una bella barba da competizione e cerchiamo di darci un tono consono all’intelligenza che di solito viene (erroneamente) associata alla mancanza di capelli.
Alla fine essere calvi è uno “state of mind”: cerchiamo di ficcarcelo in testa, dato che abbiamo spazio a sufficienza, e viviamolo con tutto l’orgoglio che possiamo!