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Dice che le donne single sono più felici

Novembre 16, 2017

Le donne single sono più felici degli uomini, queste sono le conclusioni tratte da una recentissima ricerca Mintel sull’argomento. Beh, anche senza avvalermi di un equipe di ricercatori posso presumere che sia vero, ovviamente non sempre, ovviamente non per tutte, ma grosso modo è vero. Secondo me sono mediamente più felici ecco, ma capaci di oscillazioni più devastanti. Ripeto, è una semplificazione, sono perfettamente conscio che esistono situazioni molto difficili, ma vedo in loro risorse superiori.


Le donne hanno più amicizie

sex and the cityPrimo, le donne single non fanno fatica a creare, alimentare, gestire una fitta rete di amiche. Complice un po’ Sex & the City, alle “signorine grandi” piace un sacco trovarsi, raccontarsi i fattarielli piccanti, i drammoni, il Chisitrombachì locale. E quando lo fanno si divertono, competono, empatizzano, si sfogano e tornano a casa un po’ meglio di prima. E nel trovare nuove cose da fare assieme sono più creative e meno lamentose degli uomini.

uomini single al pubFiguriamoci pensare un gruppo di maschi over 40 che si ritrovano periodicamente per discutere di questi argomenti: al massimo ci si ritrova per un sano o insano isolazionismo alcolico, dirsi qualche stronzata su film, lavoro e politica, controllando i messaggi per vedere se “la tipa” ha deciso di vederci, perché sostanzialmente gli uomini tra loro si annoiano abbastanza terribilmente a meno che non si pianifichi qualche serata all’arrembaggio (eventualità più fiabesca che concreta).

L’uomo solo se la vive male

uomo single tristeSecondo, l’uomo vive abbastanza male il vivere da solo. Per lui è una cosa innaturale superato il periodo universitario, un po’ come vivere in una puntata di Big Bang Theory ma senza i compagni di appartamento genialoidi (e soprattutto senza la loro disponibile vicina Penny). Personalmente niente mi frustra di più quando magari mi ammalo, di dovermi fare il brodino da solo o di andarmi a prendere le medicine da solo. Cari miei, tutti abbiamo avuto una mamma!

What’s abbrutimento?

bridget-jonesTerzo, la donna è capace di vivere in uno stato di abbrutimento assai peggiore del nostro senza problemi, coprendosi con oscene tute di Peppa Pig e nutrendosi di barrette al cioccolato, ma semplicemente neanche se ne accorge. Siamo noi che facciamo tutte le varie “dolceeggabbanerie” da cuochi stellati o da arredatori incompresi, per rivestire di una patina di dignità uno squallore di fondo. Ci sono anche quelli che non appartengono a questa categoria chic, ma solitamente sono serial killer o qualcosa che gli si avvicina.

Il mio regno per un Jack Russell

donna single amante degli animaliQuarto, come da luogo comune, la donna single riceve grandi gratificazioni dalla presenza di cagnetti, gattini, criceti e animaletti vari, nei quali noi sappiamo primariamente vedere solo spese aggiuntive e incombenze evitabili. Mi sembra che il cliché dell’uomo che porta a spasso il boxer sia più presente nelle coppie sposate, dove il poveretto cerca un complice per sfuggire alle angherie della nevrotica mogliera. Credo che psicologicamente sia un enorme aiutino contro la solitudine.

Conclusioni

Ora sia chiaro, non dico che le donne single non siano capaci di tormenti indicibili, malesseri sparsi, rabbie incontenibili e frustrazioni a manetta, anzi. Dico solo che le vedo più creative degli uomini e con più risorse nell’inventarsi cose da fare nuove. Magari quando hanno i “giorni dell’abbandono” raggiungono abissi che noi viviamo più di rado, ma in linea di massima si sentono meno Robinson Crusoe, anche perché culturalmente per noi uomini over 40, specie se non abitiamo in metropoli up to date, abitare da soli è una stranezza da film porcello degli anni settanta, con la vestaglia tigrata e i baffi da latin lover.

medusaE poi, se non si trova in fase di letargo arrabbiato, per una donna è assai più semplice trovare persone dell’altro sesso disponibili per un po’ di compagnia. In quel caso il problema è inverso al nostro, ovvero deve cercare di fare una severa selezione all’ingresso tra esseri monocellulari conosciuti su Meetic, erotomani incalliti, ultimi dei Mohicani, sfigati dai palmi usurati o anaffettivi sparsi. Che poi dopo che li hai conosciuti torni comprensibilmente di nuovo in letargo, dando via alla fase del ping pong tra “non voglio nessuno” e “voglio disperatamente qualcuno”. E allora si convocano le amiche e coralmente si manda allegramente affancool il tipastro tra una lacrima, una risata, un bicchiere di vino in più and life goes on!

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