La visione comune vede noi single come creature bizzarre, folleggianti, scatenate, ma continuo a sostenere che le stranezze, quelle vere, in realtà si annidano nelle coppie, specie se unite in matrimonio. I frequentatori di siti per adulti si saranno imbattuti ad esempio nella misteriosa categoria cuckold, ovvero quella di mariti a cui piace guardare la propria moglie a letto con qualcun altro.
Cosa vuol dire cuckold?
Qualcuno potrebbe pensare a poveri mariti cornuti che si fanno una ragione delle insopprimibili voglie di una mogliettina poliamorosa, ma avendo avuto occasione di parlare coi diretti interessati, ho capito che non si tratta dell’ennesima riedizione di Cervo a Primavera, ma c’è qualcosa di più.
In realtà sono i mariti stessi a insistere in modo quotidiano e incessante per spingere l’amata a “donare gli organi” a soggetti terzi, più o meno sconosciuti. Se le inventano tutte per vincere le ritrosie della moglie, minacciano (e talvolta arrivano) di rompere il matrimonio, e in gran segreto mandano le foto dei lei in giro per sentire apprezzamenti pecorecci.
Non è un rapporto a tre
Non si tratta di un più o meno comprensibile o famo strano, facciamolo in tre, scambismo di coppia: i cuckold sono interessati unicamente a spingere la compagna tra le braccia altrui, spesso facendosi umiliare da lui e da lei, con tanto di gesto delle corna, ed esaltando la virilità dell’amante rispetto alla propria.
Dato che mi piacciono i riferimenti vintage, immaginiamo il povero Fantozzi assistere a un amplesso tra il geometra Calboni e l’amatissima signorina Silvani che gli ripete “venghi Fantocci, guardi un uomo vero in azione e si vergogni, merdaccia”.
Quindi da un lato c’è un meccanismo più o meno comprensibile: riscoprire la desiderabilità della moglie (verso la quale magari da tempo era sopita ogni fantasia erotica) guardando il suo corpo attraverso gli occhi altrui, dall’altro ci potrebbe essere un meccanismo più deviante di godimento legato alla propria umiliazione e annichilimento come uomo/maschio/marito.
Dico deviante, perché riesco a comprendere la sua stortura. Una volta, dopo la scoperta di un tradimento, provai a ricucire un rapporto, ma per ritrovare una libido ormai compromessa arrivai ad dovermi immaginare nei panni dell’altro, del “bull”, raggiungendo il gradino più buio in assoluto delle mie esperienze relazionali. Sapere che per qualcuno questa è la norma, e non semplicemente il modo di reagire a un trauma, mi pone qualche interrogativo serio.
Il mondo del cuckold
Se l’occhietto porcino del cuckold vedrà una sorta di compiacimento/divertimento da parte della compagna, intensificherà le sue attività pubblicatorie, e nel contempo piano piano suggerirà di provare a incontrare qualcuno di questi ignoti ammiratori per rompere la routine, fare qualcosa di diverso, insomma…che noia, che barba, che noia, che barba, perché un sabato non proviamo, invece di andare a guardare le diapositive a casa di zia Filomena?
E vissero cornuti e contenti?
Così cominciano storie di cuckoldismo che possono andare avanti anche tutta la vita, e ci sono coppie che sicuramente in questo modo riescono a ritrovare una dimensione sessuale che magari sarebbe stata destinata a estinguersi senza l’introduzione di qualche variazione. Tra coppie di adulti tutto è lecito se rimane in una giocosa sfera di divertimento, anche quando avventuroso e sregolato. L’importante è che dietro questo gioco non si nascondano in realtà una volontà autopunitiva e una totale denigrazione dell’autostima.