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come mangia un single

Ma come mangiano i single?

Marzo 5, 2016

I single mangiano meglio o peggio degli accoppiati? Nonostante sia fico sostenere il contrario, io dico peggio.

libro vado a vivere da solo

Per carità, quelli bravi ci sono sempre e sono fari di saggezza che capitàno mio capitàno, ma la palude molle dei solisoletti include anche persone con la volontà di un lichene, la forma fisica di un procione incinto e la stabilità mentale di un gatto cocainomane.

i single mangiano peggioNon che la coppia metta al riparo da simili patologie, ma diciamo che in quel caso occorre essere tutti e due matti per arrivare ad alimentazioni disturbate, e statisticamente è meno probabile. E’ vero anche che le fasi di un single sono molteplici e altalenanti, quindi ci sono periodi di caccia dove cerca di stare al top, periodi di disillusione dove l’abbrutimento vince, e periodi più medi e sereni dove riesce a raggiungere una condizione socialmente accettabile.

Se siete single bravissimi e salubrissimi saltate pure la lettura, non volevo generalizzare. Tanti ancora non hanno raggiunto quell’equilibrio, e secondo me si identificheranno in diversi punti di questo elenco.


Ecco  perchè i single mangiano peggio:

  1. il single è umorale. In una famiglia si cucina per tutti, quindi si tiene conto di tanti fattori che vanno oltre l’ispirazione del momento e si preparano piatti che grosso modo incontrano le esigenze di due, tre, quattro persone. La persona sola invece cucina per sè stessa, e quindi se quella sera il mondo ti casca addosso sei capacissimo di nutrirti unicamente di cioccolata fondente o di alette di pollo fritto intinte nel ketchup, se invece sei in fase euforica ti lancerai in complesse elaborazioni culinarie che per quanto buone non rappresentano la “sana cucina di mammà”.
  2. il single ha il frigo vuoto. Mentre la famiglia preferisce andare al sabato al centro commerciale e riempire la macchina di buste (metti un’apocalisse zombie, scusa), il single non può concedersi questo lusso. I primi tempi è bello avere il frigo sazio, ma dopo poco inizia il panico delle scadenze: mezze buste di insalata dimenticate in un angoletto, uova che ormai al loro interno hanno pulcini pronti per la prima comunione, patate che hanno generato intorno a loro una foresta pluviale. No, il single deve fare la spesa con frequenza, prendendo pochi alimenti freschi e quindi spesso potrebbe rimanere a corto di frutta e verdura
  3. il single ha le scorte. Proprio per quanto descritto al punto precedente, il solitario ha in casa un nutrito reparto di cibi di emergenza che non scadranno neanche quando il sole si sarà estinto. Ecco quindi decine di scatole di fagioli, ceci, lenticchie, e poi mille sostituiti del pane come grissini, taralli, pan carrè, cracker. Non possono mancare i risotti in sacchetto che uno colleziona (wow, il risotto alla quinea mi mancava, come potevo vivere senza?) mettendo in conto che se si ammala non può uscire per due giorni e deve sopravvivere. Se ti capita il periodo di abbrutimento dove preferiresti farti asportare l’esofago piuttosto che andare a fare la spesa, sei capace di nutrirti di queste razioni militari per giorni.
  4. il single è monotono. Sia chiaro, ci piace mantenerci curiosi e sperimentare nuove ricette, ma l’ispirazione nasce tutta da noi. Non c’è nessuna influenza esterna che ci dice “oggi avrei voglia di quello, proviamo a fare quell’altro”. Quindi se sei in fase Cracco, tutto bene, ma nei periodi mosci ripieghi sulle cose che sai fare che poi alla fine sono sempre quelle.
  5. il single mangia fuori. Magari hai scarpinato per 2 chilometri per andare al mercato rionale a cercare QUELLA bancarella del contadino più contadoso e torni a casa carico di buste di cose verdi che sembri il cuoco di una comunità di vegani. Mentre rimiri con orgoglio i tuoi ravanelli, chiama l’amico di sempre e ti invita a un toga party con grigliata e bagno in piscina: i ravanelli finiscono prontamente nell’umido. Non è facile rifiutare gli inviti solo perchè devi smaltire le cibanze fresche, non lo farai mai.
  6. il single è soggetto alle mode. Ovviamente occorre tenersi un po’ in forma, e quindi a seconda della nostra condizione fisica e del livello di autostima siamo disposti a sperimentare le più immonde diete o trend manco fossimo criceti da vivisezione. Dukan, vegano, dieta dissociata, a zona, macrobiotica, chetogenica, Scarsdale, tutte le stronzate le proviamo noi per primi e le diffondiamo a macchia d’olio. Ho visto disperati dukaniani ridotti in condizioni psicofisiche che manco Rambo quando era prigioniero dei vietcong: lasciate perdere.
  7. il single deve piacere. Magari sei magro come un chiodo, e ti invaghisci della strappona che ama l’orsone barbuto. Hai presente De Niro quando prese cinquanta chili per impersonare Toro Scatenato? Ecco, il suo poster è appeso sulla tua porta per motivarti. Assai più probabile invece il contrario: fino a ieri eri serenamente manigliadellamoroso, quando Patunsia85 ti comunica che sarebbe bello passare una settimana in una spiaggia nudista di Santorini. Tu che fino a ieri l’unica che cosa che potevi sollevare erano i dubbi, ora ti alleni ascoltando Eye of the Tiger e sputi sulla foto della ballerina di Flashdance chiamandola debosciata senza midollo.
  8. le monoporzioni. Che uno va al supermercato e compra la monoporzione bella, sana e salutare. Si apparecchia per bene, prende il vinello buono, e si gratifica. Poi quando l’ha finita in otto secondi, si accorge di non aver saziato neanche il metatarso e si fionda sulle scorte divorando Pringles manco fossero metadone.
  9. i single finti. Per tanti essere single è solo un apostrofo nero tra le parole “ti lascio per sempre” e “sposiamoci”. Questo tipo di single non imparerà mai a cucinare, dato che si sogna la notte una nuova mogliettina capace di spandere profumi di torta di mele per casa come Nonna Papera. Questa infelice razza non cerca il miglioramento, e considera assolutamente temporanea la sua condizione solitaria. Andrà avanti a pizze da asporto fino a che non troverà una donna, o fino a che non gli salteranno le coronarie (assai più probabile).
COMMENTI 1
  • Settembre 3, 2019 at 2:51 pm
    Marco

    Mi fai schiattare!
    E’ bello sapere di non essere soli in questi momenti disgraziati e riderci anche sopra! 😀
    Dovrei andare a fare il comico. Come te la cavi dal vivo?

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