Gli uomini sono ossessionati dal proprio pene. Misure, consistenza, durata, appetito: tutti parametri che sono sempre nella testa dei maschi di ogni età e che generano frustrazione, competizione, insicurezze, psicodrammi. Ne ho parlato così tante volte da poterci scrivere un piccolo libro, eppure ancora oggi l’argomento più cercato da chi legge questo blog è sempre lo stesso: le misure del pene ideali.
Il pene per un bambino
Del resto è comprensibile: un tempo a questa piccola appendice erano affidate le sorti di una casata, la prosecuzione di una famiglia, la possibilità di avere futura forza lavoro per gli umili o eredi di sangue per i nobili. Se era la moglie a non poter procreare ce ne si poteva sbarazzare, ripudiare, far fuori, tradire, ma se era il wurstel a fallire allora il futuro di una stirpe era compromesso per sempre.
Il pene per un adolescente
Verso gli 11, 12, 13 anni, il nostro amato pisello torna pesantemente al centro delle nostre vite grazie alla sveglia degli ormoni. Se prima ci interessava giocare a pallone, al computer, leggere, disegnare, a un certo punto il nostro gioco preferito diventa un altro ovvero mungere a più non posso questo instancabile diavoletto che a quell’età è capace di trarre ispirazione da qualunque cosa, in qualunque momento, a qualunque ora. Ci si sfinisce di pippe rischiando la cecità assoluta, che manco il bibliotecario de Il Nome della Rosa.
E dopo i magnifici esordi ludici arriva la consapevolezza: ci siamo fatti un raspone in ogni stanza, in ogni momento, in ogni condizione, con ogni impensabile ausilio ma…ormai siamo arrivati alle Colonne d’Ercole della nostra esperienza pippologica e non possiamo aggiungere altro. Questo è il temibile momento in cui realizziamo che per andare avanti abbiamo bisogno di una ragazza (o di un ragazzo a seconda delle preferenze).
Cosa che all’inizio sembra quasi impossibile, ma la transizione da preadolescenti unicamente desiderosi di fare il cazzo che gli pare a quasi adulti che devono costruirsi una socialità più complessa passa unicamente da qui. Che si stava tanto bene a giocare alla Playstation con la felpa puzzolente o parlare degli UFO con gli amichetti, ma ad un tratto il mondo infame ci costringe a dover apparire più adulti, meno concentrati su noi stessi, più competitivi, e la colpa è proprio del nostro pisello.
Il pene per un ragazzo
Innanzitutto oggi un ragazzino apprende tutto quello che gli serve sul sesso dai porno e/o dai racconti spesso falsi o comunque modificati degli amichetti più svegli. E il confronto è impietoso: quelli che vede nei video sono uccelli da record manovrati con maestria da instancabili seduttori che fanno urlare di piacere.
Come farà lui a entrare invece nel mondo del sesso con quell’acerbo salsicciotto? Ignora ovviamente che le pornostar sono selezionate per la lunghezza del loro pene, ignora che le loro performance sono favorite da pillole, che i video sono montati, che le attrici stanno simulando, e che insomma…è come Hollywood solo che al posto degli alieni o dei vampiri ci sono cazzi e patonze. Quando vedi Darth Vader o Harry Potter o Spider Man sai che non è reale, mentre nei porno ti sembra tutto maledettamente reale e ti sembra che così debba essere.
Le misure del pene
Di riffa o di raffa quindi si comincia la nostra avventura nel mondo del sesso, e già alla seconda o terza partner gli interrogativi più grandi dovrebbero diventare roba del passato (a meno che non ci siano problematiche reali, o non si incontrino donne sbagliate o problematiche anch’esse). Certo avremo sempre il rimpianto di non avere un pisello da 22, 23, 25 centimetri (se non lo abbiamo), la sensazione che con un bell’arnese la nostra ragazza (e di riflesso qualunque donna del mondo) sarebbe più felice, ma ci accontenteremo dei risultati ottenuti dal nostro pene medio, che di solito si attesta sui 14, 15, 16, 17 centimetri stando alle statistiche. Ovviamente verremo rassicurati, rincuorati, ci verrà detto (ed è vero) che va benissimo così, che più grosso sarebbe scomodo, che non serve altro, ma questa domanda non verrà mai definitivamente messa da parte, perché consciamente o inconsciamente l’uomo avverte il peso di un carico elevatissimo di aspettative sul proprio pene. Del resto sarebbe ancora più duro scoprire che delle misure del tuo pene al resto del mondo non frega una mazza, ma le fantasie sono fantasie.
Over 40: l’incubo ritorna
Primo: ora sei un uomo ampiamente adulto e navigato, quindi sai che non troverai comprensione: a quest’età devi essere ormai il Dio Thor dell’Uccello, il Salvador Dalì della patata, il Cannavacciuolo del capezzolo.
Vaglielo a dire alle virago che sei un impiegato delle poste che è stato tutta la vita con Mariuccia, con la quale trombava una volta al mese o neanche, su su diglielo. Digli che le tue conoscenze del sesso sono più o meno rimaste ferme a quelle che avevi a 18 anni, mentre loro ti sembrano uscite da Sex & The City, hanno più contatti su Tinder che capelli in testa, che nella tua fantasia malata si ricollegano alle attrici porno che guardavi da ragazzo, ma tu di fatto tutto sei diventato tranne che un attore porno.
Secondo: sei invecchiato. Anni e anni di cibo malsano, fumo, alcool, indice glicemico sballato, di problemi su come pagare il mutuo ti assicuro che si sentono. Non sono solo i capelli che cadono, la panza che sboccia, le borse sotto gli occhi: anche il tuo piccolo Mago Zurlì potrebbe comportarsi diversamente rispetto a quando avevi 30 anni, e devi prepararti psicologicamente a questa evenienza.
Devi mettere in conto un calo della libido, l’ansia da prestazione, il timore di essere troppo sbrigativo, le difficoltà di erezione. Tutti problemi che possono essere superabili, ma a patto di avere un buon feeling con la tua nuova conquista. Talvolta questo feeling inspiegabilmente o spiegabilmente è minimo: fate ottime conversazioni, passeggiate piene di divertimento, avete un carattere compatibile ma…ci sono meccanismi ancestrali che si oppongono ad un felice trombafuturo. Si diventa più esigenti, più schizzinosi, meno capaci di gestire un’intimità troppo sbrigativa. Teniamo conto che avete consolidato in questo tempo radicate abitudini di coppia, oppure vi siete incarogniti nella rigidità del vivere da soli.
Un consiglio pratico
Per quanto riguarda invece le dimensioni del tuo pene, sii adulto e convivici. Il saggio diceva “Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare, che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare, che io possa avere soprattutto l’intelligenza di saperle distinguere.” Ecco, sei di fronte a una cosa che non puoi cambiare, quindi cerca di usare al meglio tutto quello che hai invece di coltivare una frustrazione che spesso è immotivata perché il tuo pisello non è piccolo come credevi o perché, cosa più importante, a lei va benissimo così com’è.
Se proprio il problema dovesse essere critico e reale, leggiti questa piccola guida che ho scritto oppure rivolgiti al mondo dei sex toys, che oggi sono la salvezza di molte coppie, non solo perché aiutano fisicamente ad avere rapporti più soddisfacenti ma anche perché introducono un cambiamento in una routine divenuta ormai troppo noiosa.
Bene.
Vedo quindi che sono in buona e numerosa compagnia: a 45+ anni gli ormoni sono molto più tranquilli e ciò causa ancora più insicurezze di quando si era ragazzini vergini.
Tra altro non uso il preservativo ormai da decenni e…. che casino quando si rivolge l’attenzione a questo aggeggio! Una volta restava duro anche se si veniva distratti da un terremoto, mentre adesso basta un niente che…addio.
Ho un’ansia che mi farebbe preferire starmene tranquillo sul divano col plaid