15 49.0138 8.38624 arrow 0 both 1 5000 1 horizontal https://www.vadoaviveredasolo.net 300 4000

Che paura, siamo single!

Giugno 2, 2017

Se il mondo fosse una squadra di calcio, i single giocherebbero in difesa. Man mano che discendo questo burrone dantesco mi accorgo che molta della affascinante singolanza over 40 che mi passa intorno non scalpita tanto per vivere una vita piena, ma piuttosto lavora per contenere i danni.


Tutto fa un po’ male, dicevano gli Afterhours, e quindi ci si difende in egual modo dalla solitudine monastica, da una promiscuità amara, da ricordi passati e da aspettative future. Ci si difende da chi ci vuole bene, da chi non ci vuole bene, da chi vuole molto e da chi vuole poco, da chi sa troppo cosa vuole e da chi proprio non lo sa.

Una folla di angeli come nel Cielo sopra Berlino (solo un un po’ più patatosi e pisellati) che incessantemente svolazzano tra tetti, piazze, metropolitane, uffici e case. Sfiorandosi, scontrandosi, percependosi, nel tentativo di ritrovare la propria umanità, un posto nel mondo, un’identità. Ma che allo stesso tempo rifuggono dalle braccia che vorrebbero trascinarli definitivamente sulla terra, dalle trappole per uccelli, dalle pale dei mulini bianchi.

single sesso e amore

Una folla che di giorno sogna la casa di Barbie e Ken, ma di notte si sveglia sudata pensando a come evadere dalla finestra seguendo il canto degli animaletti notturni. E tutto questo movimento fragile e incessante mi sembra bellissimo.

Questa agitazione dolorosa, questo stare scomodi nel letto vuoto come in quello occupato, questa voglia di parlar di tutto per non parlar d’amore, questo mondo che disegna cuori perché si vergogna di disegnare cazzi, e che disegna cazzi perché teme di disegnare cuori. Ma finché la paura di morire sarà più forte di quella di vivere, possiamo disegnare tutto quello che ci pare.

Il primo Dio (Massimo Volume)

Sopra le portate lasciate a metà, i tovaglioli usati,
Sopra le cicche macchiate di rossetto,
Sopra i posacenere colmi
Sapevi di trovare l’uragano.

Dire qualcosa mentre si è rapiti dall’uragano:
Ecco l’unico fatto che possa compensarmi
Di non essere io l’uragano.


COMMENTI 3
  • Settembre 27, 2017 at 6:59 am
    Cristina Medici

    Ironico, mi chiamano L’ Uragano in ufficio.
    Più leggo e più mi prende…
    Non smettere mai per favore 🙂 di scrivere…

    • Settembre 27, 2017 at 7:01 am
      Vadoaviveredasolo

      se me lo chiedi così, no, non smetterò mai 🙂

  • Gennaio 28, 2018 at 9:28 am
    cristina medici

    🙂 grazie

Lascia un commento