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boomers, generazione x, generazione y, generazione z

Boomers, Generazione X, Generazione Y, Generazione Z

Giugno 11, 2022

Spesso le nuove generazioni ci chiamano “boomers” in modo dispregiativo, ma è un termine usato in modo impreciso per definire chiunque non sia più un ragazzo. Avverto quindi l’esigenza di chiarire come distinguere esattamente l’appartenenza a ogni generazione e dare piccoli cenni per comprendere le differenze tra un Boomer, un Generazione X, un Generazione Y o un Generazione Z. Da qualche decennio il mondo si aggiorna con una rapidità prima impensabile e quindi anche tra due generazioni vicine possono esserci differenze gigantesche. Ovviamente le mie indicazioni sono molto semplicistiche e tagliate con l’accetta, perché il ricambio generazionale non è mai netto e quindi i “primi nati” di una generazione saranno in realtà molto simili agli “ultimi nati” di quella precedente, ma grosso modo con questo specchietto potrai cogliere rapidamente le principali differenze.

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Chi sono i Generazione Silenziosa

generazione silenziosaSi intendono i nati tra il 1928 e il 1946, ovvero le persone che oggi hanno all’incirca più di 80 anni. Alcuni esponenti della generazione silenziosa sono Gianni Morandi, Albano, Maurizio Costanzo, Ornella Vanoni. Persone che hanno vissuto in pieno o di striscio almeno una Guerra Mondiale e che hanno vissuto la giovinezza in un periodo molto diverso dal nostro, dove ancora i “giovani” non erano una categoria vera e propria, bensì un breve apostrofo tra l’infanzia e la maturità lavorativa. In realtà i giovani hanno cominciato per la prima volta a a diventare una categoria importante di consumatori proprio durante gli anni 50, quando dopo la fine della Seconda Guerra gli Stati Uniti (vincitori) hanno esportato la loro modernità fatta di rock’n’roll, elettrodomestici, automobili, juke box, radio, televisione che hanno conquistato anche la “vecchia” Europa impoverita e ferita dalle guerre.

Parole chiave: lavoro, rock’n’roll, Elvis, brillantina, radio, alcool, famiglia, motocicletta, 45 giri

 

Chi sono i Boomers

generazione boomersI famosi boomers sono le persone nate durante il boom delle nascite del dopoguerra, quindi dal 1946 al 1964. Oggi hanno circa 60-70 anni e hanno vissuto i loro vent’anni nel pieno degli anni 60 e degli anni 70. Una generazione molto “ingombrante”, dato che innegabilmente è quella che ha lasciato la più grande eredità artistica, musicale, cinematografica, politica e sociale del secolo scorso. Tanto ingombrante da rimanere troppo a lungo insediata in tutti i posti di potere e mediatici, tarpando le ali alle generazioni immediatamente successive. Le si possono muovere tante critiche, ma col favore del benessere economico ha avuto ottime possibilità di esprimersi e di far evolvere il mondo in tempi rapidissimi, considerando l’epoca, creando quelle mode, linguaggi e stili di vita che avrebbero condizionato i decenni successivi e che ancora oggi sono un riferimento.

Parole chiave: Beatles, fabbrica, manifestazioni, televisione, scuola, politica, posto fisso, cantautori, eroina, LSD, Vietnam, 33 giri

 

Chi sono i Generazione X

generazione xPochi sanno che i nati dal 1965 al 1979 (i quarantenni e cinquantenni di oggi) prendono il nome Generazione X da un libro di Douglas Coupland. Hanno vissuto grosso modo la giovinezza tra gli anni 80 e gli anni 90 e hanno avvertito una pesante condizione di inferiorità rispetto ai loro genitori, che oltretutto rispetto a loro avevano più solidità economiche e occupazionali. I Generazione X hanno vissuto in un mondo che voleva superare il crollo degli ideali sessantottini e tendeva fortemente al futuro (la nascita del personal computer, dei videogiochi, dei cartoni animati moderni, e più tardi di nuovi generi musicali come l’hip hop e la house) e che sembrava essere promettente e luccicante, ma poi la crisi cominciata negli anni 90 ha bruscamente fatto compiere una frenata al mondo e ha trasmesso loro un’idea di regresso, anziché del progresso dato per scontato. E non dimentichiamo il ruolo dell’AIDS, che ha portato a uno stop della rivoluzione sessuale avviata negli anni precedenti. Sono molto affezionati alla televisione e al cinema della loro adolescenza e hanno conosciuto internet quando ormai erano adulti. Musicamente questi anni possono essere considerati bipolari: da un lato il trionfo del pop più mainstream, dall’altro l’esaltazione di sottoculture di nicchia spesso in lotta tra loro.

Parole chiave: sala giochi, cocaina, cinema, fantascienza, deejay, personal computer, synth, Guerre Stellari, Happy Days, Goldrake, Heavy Metal, VHS

 

Chi sono i Generazione Y

generazione y

Detti anche Millenials, i Generazione Y sono i nati dal 1980 al 1994, che sono stati ragazzi negli anni 90 e duemila. Le loro famiglie sono più piccole e solitarie rispetto a quelle dei boomers, i genitori spesso sono divorziati, la televisione perde la centralità e il ruolo educativo che aveva in passato e tenta di sopravvivere a colpi di format internazionali, Reality e Talent Show. Hanno più o meno tutti un VERO pc in casa, Internet diventa ormai un fenomeno di massa e i ragazzi crescono con ancora meno riferimenti familiari, politici, culturali e lavorativi ma possono vivere nuove possibilità professionali legate alla tecnologia. I Simpsons, South Park, Pokèmon, Dragonball, la Playstation sono i loro cavalli di battaglia, ma anche la nascita dei social network, la diffusione di massa di tematiche ambientaliste, del vegetarianesimo, di un certo attivismo digitale. Grazie a MTV la musica diventa globale e in una classifica possono convivere senza problemi artisti ultramainstream e gruppi “alternativi”.

Parole chiave: Friends, grunge, emo, indie, Facebook, voli low cost, vegan, Ken il Guerriero, web, playstation, reality, telefonino, Radiohead, bicicletta, DVD

 

Chi sono i Generazione Z

generazione zL’attuale generazione dei giovani (nati dal 1995 al 2010), che oggi ancora non hanno compiuto trent’anni. Una generazione secondo me potente, specie nella fascia più giovane, perché padrona dei nuovi mezzi di comunicazione (ormai diventati vitali anche per le generazioni precedenti) e in grado di gestirli con disinvoltura e una nativa tendenza al personal branding. I temi politici e sociali locali non gli interessano, ma sono attentissimi a cause “globali”, ovvero che accomunano i loro coetanei di tutto il pianeta: in modo particolare quelle delle nuove identità sessuali, dell’antirazzismo e della libertà di diventare qualunque cosa sentano di essere. La loro possibilità di fruizione artistica e culturale è potenzialmente illimitata dato che possono accedere istantaneamente a qualunque contenuto, ma il rifiuto di mediatori autorevoli rende a volte difficile orientarsi in modo consapevole tra questa infinita ampiezza di scelte. Rifiutano anche la televisione e trovano fallimentare il mondo adulto, anche perché spesso vengono da famiglie sfasciate e si trovano dinanzi possibilità lavorative precarie e poco gratificanti. Preferiscono confrontarsi unicamente tra coetanei e la padronanza dei nuovi media gli rende possibile crearsi rapidamente spazi enormi dove gli adulti non riescono neanche a entrare.

Parole chiave: Instagram, trap, lgbtq+, Youtube, Influencers, Spongebob, gaming online, smartphone, Marvel, manga

 

Chi sono i Generazione Alpha

generazione alphaSono i bambini nati dopo il 2010 e che quindi hanno meno di dodici anni al momento. Saranno loro i padroni del Metaverso, ovvero di un mondo digitale globalizzato che annullerà le differenze di genere, provenienza, aspetto esteriore e li vedrà vivere il loro tempo in un ambiente digitale e globale. Probabilmente gli artisti che seguiranno non saranno neanche più umani ma avatar digitali creati ad arte per un mercato mondiale. Le generazione precedenti faranno molta fatica a seguire la loro evoluzione e questo li spingerà a crescere confrontandosi unicamente con i loro coetanei, perennemente interconnessi. Se poi a questo seguirà un rifiuto totale della tecnologia o al contrario qualche ulteriore metamorfosi futuristica, ancora non possiamo rispondere.

Parole chiave: ancora da tracciare

Conclusioni

Focalizzarsi sul conflitto generazionale non è mai una cosa utile, dato che alle fine ogni nuova generazione vuole le stesse cose di quella precedente: libertà di esprimersi, voglia di aggiornare il mondo, necessità di conquistarsi il suo spazio. Oggi i Generazione Z chiamano gli over 40 Boomers, ma lo stesso facevano i “capelloni” quando apostrofavano allo stesso modo i “matusa” negli anni sessanta. I ragazzi sono sempre uguali, quello che semmai cambia sono le loro possibilità di esprimersi, gli esempi dai quali poter attingere, le condizioni favorevoli o sfavorevoli per ritagliarsi la propria strada. Oltretutto non dimentichiamo mai che siamo noi che gettiamo le basi per la generazione successiva, quindi il mondo di oggi deriva da quello di ieri, non è frutto di una mutazione spontanea.

Secondo me il dialogo diventa paradossalmente più possibile quando aumenta la distanza temporale: io (cinquantenne) sono molto meno giudicante verso i Generazione Z di quanto invece non lo sia un quarantenne, perché contrariamente a lui io non sono più in competizione con loro. Posso vederli come “nipoti” e non come fratelli minori da correggere solo perché non si sono evoluti nel modo che avrei desiderato, e quindi riesco a interessarmi alle loro abitudini nutrendomi del nuovo e scartando quello che invece trovo solo frutto dell’immaturità dell’età (e non ne faccio una questione generazionale ma anagrafica). Fermo restando che se mi dicono Ok Boomer gli arriva subito una cinquina in faccia: nonni sì, ma Matusa mai!


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