Qualcuno si è mai chiesto se esistono delle canzoni per single? Sicuramente si, personalmente a seconda delle fasi della mia singolanza ho alternato “Un tempo piccolo” di Califano, “Piccola vita” di Mannarino, “La Bohéme” di Aznavour, ma “Ah che sarà” (ascoltala qui) è sicuramente una bandiera. Ah che sarà, che sarà…quante volte abbiamo pronunciato queste parole, come una preghiera notturna.
Il desiderio struggente di qualcosa che non sappiamo, ma che sappiamo esistere. Di una magia diffusa che non vediamo, ma che sentiamo muoversi lesta nel buio appena giriamo lo sguardo. Di una bellezza che non può farsi vedere in volto, ma si mette alle nostre spalle, accarezzandoci la testa.
Ah che sarà, quel mondo che ci pesa così tanto perché è tutto dentro di noi, e vorremmo farlo finalmente respirare fuori, all’aria e alla luce. Ma allo stesso tempo abbiamo paura che si decomponga rapidamente, come un alimento conservato sottovuoto, come un pesciolino tirato fuori dall’acqua. Ucciso per vederlo vivere, che sorte buffa. Ma se lo teniamo dentro di noi, un giorno sarà lui a ucciderci di malinconia: è questo quello che abbiamo veramente capito.
Ed è per questo che stiamo cercando di resistere a tutte le intemperie, sfidando la pioggia ed il buio, per cercare il posto dove poterci accucciare e farlo nascere. L’unico dove potrà avere una possibilità di sopravvivere dopo essere venuto alla luce.
Quel posto non sappiamo dov’è, ma del resto neanche i salmoni sanno dove cazzo vanno quando iniziano il loro lungo viaggio per deporre le uova. Eppure vanno. E noi single siamo così, un po’ salmoni, un po’ coglioni. E quindi andiamo.
